Anche la Todde è nucleare. Si dimentichi della Sardegna
Secondo quanto riportato dalla stampa la presidente della Regione Autonoma della Sardegna Alessandra Todde ha dichiarato durante il Festival delle Regioni di Venezia di essere aperta al dialogo senza preclusioni su quello che lei chiama “nucleare pulito”.
Al di là delle definizioni più o meno sensate le donne e gli uomini di Repùblica tengono a ribadire la propria contrarietà a qualsiasi tipo di iniziativa nucleare sul territorio nazionale sardo. Un’ipotesi – insensata per i nostri interessi e le nostre esigenze – che è stata già più volte rigettata dalla Sardegna attraverso il voto referendario.
Chiediamo da più di vent’anni di utilizzare in maniera intelligente, senza che ne traggano vantaggio solo soggetti esterni, le risorse presenti in Sardegna. La presidente Todde invece ragiona sull’utilizzo di tecnologie che nella migliore delle ipotesi comportano uno spropositato investimento iniziale, fuori dalla portata della Sardegna e che condannerebbero il popolo sardo alla dipendenza da materie prime inesistenti sul nostro territorio.
Ancora una volta l’indipendentismo, con le sue proposte e i suoi approcci, conferma di essere l’unica forza politica che ha una visione a lungo periodo e che sarebbe in grado di governare la nostra terra garantendo i diritti e gli interessi del popolo sardo e dell’ecosistema mondiale.
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